L'Armeno-Veneto. Compendio storico e documenti

Հեղինակ

Բաժին

Թեմա

BALLI VENETI D'ARMENIA, IN AYAZZO 

Arrivati a questo punto d' evidente relazione dei Veneti co gli Armeni, crediamo prezzo dell'opera presentare la serie dei Bai li rappresentanti della Repubblica. Non occorre parlare del loro of ficio, perchè uguale quasi a quello degli altri in altri stati orien tali e nelle colonie: diremo soltanto che era ordinato dal Senato (15 giugno, 1279), al pari degli altri ministri riguardevoli, far doppia elezione anche per il Bailo d'Armenia (17), e che il suo salario fu uguagliato (col decreto del 3 luglio 1282) & quello del Bailo di Acri (18), ed era, secondo una Determinazione dell'otto agosto 1282, di 400 bizanzi, (18) che lo stesso Bailo di Acri doveva passare a quello d'Armenia (19). Quest' ordine fu confermato nel 1284, 13 giugno (22), e nel 1287, 7 agosto (29). Nel 1289, il 16 agosto, visto forse il perioolo, che Acri, quel fortissimo baluardo dei cristiani, avesse a rendersi a' suoi im placabili nemici, si decretava di mandare di tempo in tempo al Bailo d'Armenia parte del suo salario (34), e per facilitare lo scambio della moneta, ordinavasi pochi giorni dopo (18 agosto) che i mercanti, sulla piazza d' Armenia, pagassero al Bailo  100 per ogni bisanzio, sul valore delle loro vendite (85). E per chè i ministri, detti Vicedomini Ternarie, luro facevano qualche opposizione, per domanda del Bailo fu ordinato a questi di non molestare quelli che pagassero la detta tassa dell 1/300 e permettere scaricassero le loro merci (42). Una volta, nel 1 29, la tassa si  raddoppiò al 2/100 (188); altre volte per grazia se ne esentava to talmente 79. 80). Al principio del secolo XIV, (14 sett. 1301) fu determinata la paga mensile al Bailo (53). Quanto alla som ma da 400 bizanzi che era in principio, fu nel 1290 innalzata a 600 bisanzi (37). Di quanto momento fosse l'ufficio del Bailo d'Armenia ce lo attestano fra gli altri i doppi. decreti emanati & poco intervallo (25 sett. e 10 novembre, 1290) coi quali si pro scrive di tener come uguali i decreti ducali e del consiglio dei Quaranta e quelli del Maggior Consiglio (45. 46)

Una prima memoria del Bailo d'Armenia l'abbiamo trovata nell'anno 1271, e nominatamente innanzi a tutti nel 1282 il Marino Badoer: la serie dei suoi successori cessa verso il 1347. Nel lo spazio di questi 65 anni sono ricordati più di venti Baili che registreremo con alcuni principali fatti compiuti da loro in ri guardo alle relazioni armeno-venete

Nella prima memoria del Bailo d'Armenia (nel 1274) gli ve niva comandato, in caso di compera di Bombagine, stabilirne con due terzi dei suoi consiglieri il prezzo (16)

Al sopra citato Badoer si permette in quell'anno (1288), col l'avviso di savi consiglieri, fare un prestito per la riparazione della sua tareta (barca o Dave) (21)

1285. Lo stesso si raccomanda (5 luglio 1285) a Leonardo Gisi Bailo (25), come anche nel 1287 (9 agosto) (30)

1287, 31 luglio. Si raccomanda al Bailo di non allontanarsi dal suo posto (28)

1289, luglio 26. Dopo Marco Signolo, viene eletto Bailo Gioo. de Canal (33) e, avendo egli rinunziato (18. agosto), Pancrazio Giu stiniani, a cui si permette prendere a prestito 2740 nuovi deromi armeni (36). Di questa moneta e di altre faremo cenno in segui. to. Pare durasse poco il bailato del Pancrazio perchè presto egli do mando il resto del suo salario (37), siccome fece il suo antecesso re Signolo l'anno 1291 (39)

1293, maggio 16. Si ordina far prestito per il salario del Bailo Enrico Dolfin ( 44 )

Dopo questo si cita Marino Siniolo ( 1296 - 9)

1300, ottobre 10. Si da licenza al Bailo Paulo Quirino, per  il quale era decretato nel mese di aprile di pagare il debito a  certo Matteo Ganchino ( 52)

1302, giugno 5. Permesso al Bailo Andrea Sanudo di ricevere in prestito 1500 deremi (54) , e nell'anno ( 1303, marzo 21 ) gli  si permette per tre mesi di stare ove volesse nell' Armenia o in Cipro ( 55) . Nell'anno medesimo (26 agosto 1303 ) si stabilisce nuovo modo d'elezione del Bailo ( 56), e poco dopo ( 1 settem. ) lo silicenzia dall'ufficio ( 57), e si elegge ( 10 giugno 1304) Bailo Giovanni Premarino. Dopo lui si cita Nicolò Morosini, a cui pare sia  decretato nel ( 1307) dare salario tanto quanto a Andrea Sanudo  e, se non si potrà combinare la questione che allora vigeva tra  la Repubblica ed il Re d'Armenia, dargli 20 lire di grossi ( 127)

Al Morosini tien dietro Gior. Foscarini ( 132), il quale muo  re prima d' arrivare al suo officio e gli succede Gregorio Dolfino Fin allora non s'erano pagate le spese del Bailo Pancrazio fatte per la riparazione della casa e per la compera d'un altra  per 700 deremi, e per altre cose ( 68. 69) . Al Dolfino si permette  ( 3 giugno 1310) di spendere quanto occorre per fabbrica di magazzini, della somma che teneva in conto della Signoria ( 268) : e  l'anno seguente ( 17 luglio) di ritornare a Venezia con la galea  di Bembo Dardi (75) ; ma lo troviamo anche l'anno seguente in  Ayazzo, di dove fa al Doge un rapporto importantissimo sullo  stato del commercio in quel tempo torbido, di cui si parlerà in  seguito. Altro decreto nel 1312 ( 17 agosto) approva la compera  fatta di una casa per 1500 o 1700 deremi (77)

Al suo successore Tommaso Soranzo si concede ( 17 agosto 1322)  di far portare da Creta frumento e orzo per se e pei suoi ca  valli ( 78).

La Repubblica aveva dato a questo Bailo una commissione per il Re di Cipro (139): dopo due anni (1314) fu licenziato (83. ) 

Al suo successore Giustiniano Giustiniani si permise (1314 agosto 12) di spendere fin 10 lire di grossi pel ristauro della chiesa San Marco in Ayazzo (86). Avendo in questo tempo la repubblica questione col Re, fu commesso al Doge (20 agosto 1314) di scrive re e di spiegarla al Bailo (87). Fu a questo, come al suo ante cessore concesso di far provvisioni in Creta (88), e in seguito (1316) di prendre a prestito 100 bisanzi saraceni (91): poco dopo (1 agosto 1316) licenziato 93). Al suo successore Filippo Barbarigo furono dati (31 agosto) commissioni o regali per il Re (94). Fa conoesso anche a lui di spendere fino 100 bisanzi per ristauro di casa, (98), e per lo stesso bisogno gli furono mandate (12 marzo 1417) 5 lire di grossi (99): licenziato l'anno seguente (8 settembre 1318) (101), come si era già stabilito (14 agosto), e nominato in vece di lui Dandolo Bellotto (100), al quale fu mandata (29 sett. 1319) la somma di 8 lire di grossi per lo stesso ristauro di ca sa (102). Il Bellotto in pari tempo era Bailo e Capitano della Muda (146)

Nel 1320 era eletto Bailo Gioo. Caroso, ma all'annunzio del la morte del Re (Ossino) fu revocato l'ordine (8 settembre) della partenza (103): dopo un anno e mezzo (11 febbraio 1322) fu in viato e dotato di 12 lire di grossi, per la riparazione della casa (104); per il qual bisogno del 1325 si mandarono da Venezia le gni in varie forme e misure (159); ma non so se vi era ancora Caroso o Biagio Malipioro, il quale inviato nel 1326 (il 9 lu glio) colla copia del nuovo Privilegio di Leone IV. Nell'anno seguente si trova citato negli atti notarili rogati in Ayazzo, il Bailo Marco Brizzo. Dopo di lui vien Pietro Bragadin ( 328, ) al quale fu commesso di parlare col Re di Cipro d'affari impor. tanti (176); e a lui stesso si proibi di abitare in altre oase fuo ri dall' ordinaria (178). Fu licenziato nell'anno 1331 li 29 gennaio (308). Un decreto di questo anno comanda al Bailo di sod. disfare, dall'entrata della tassa dell''/200, gli eredi del quondam Bai lo Biagio (218). Lo stesso si ripete l'anno seguente (1332 luglio 7. (232). Il Bragadin si trovava nell' Armenia ancora nel 1332: nel seguente anno vi si vede Bailo Marino Grimani (13 mag. 1933); al quale si accorda di comprare una nuova casa in Ayazzo (229). Lo stesso ordine si ripete anche li 13 agosto 1334; in pari tempo gli si raccomanda d'avvertire i mercanti, che, secondo le nuo ve stipulazioni col Re d'Armenia, devono depositare nella sua zecca la metà del loro argento non coniato

Dopo questi fatti non apparisce altro Bailo Dell'Armenia; perchè quelle fonti di lucro d'ambi i popoli svanirono: l'aureo porto d'Ayazzo fu chiuso per la prepotenza del soldano d'Egitto, l'anno 1337, e benchè fosse poi ricuperato da' suoi antichi pos sessori, questo fu un lampo passeggiero. Alla perdita d' Ayazzo segui l'estinzione del lignaggio dei Rupeniani. Sotto i loro po chi successori non si ricorda alouna relazione commerciale veneto-armeda

Ecco la serie cronologica dei Baili

1271 NN. primo Bailo ricordato, che forse fu Tommaso Bondumier

1282. - 3 Marino Badoero.

1285. Leonardo Gisi.

1288. Marco Siniolo

1299. Giovanni de Capal, nominato.

1290. Pancrazio Giustiniani.

1293. Enrico Dolfino.

1296. - 9 Marino Siniolo.

1300. Paulo Quirini.

1302. Andrea Sanudo.

1304. Giovanni Premarino.

1306. - 9 Nicolò Morosini

1300. Giovanni Foscarini, eletto e morto.

1310. -2 Gregorio Dolfin.

1312. -4 Tommaso Soranzo.

1313. - 6 Giustiniano Giustiniani.

1317. - 8 Filippo Barbarigo.

1318. - 9 Dandolo Belletto.

1320. - 2 Giovanni Caroso.

1326. Biagio Malipiero.

1327. Marco Erizzo.

1328. 32 Pietro Bragadin.

1333. 4 Marino Grimani